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I nuovi fascisti - Modern fascists

[Sorry, this post is Italian-only, as I need to reach fellow Italians]

INTRODUZIONE

Era ancora il 1995 quando Umberto Eco (Alessandria, 1932 - Milano, 2016) tenne uno speech alla Columbia University intitolato "Eternal Fascism", "Il fascismo eterno" in occasione della Liberazione del 25 Aprile. In questa occasione, Eco delineò alcuni tratti tipici dei fascismi, che potremmo dire genotipali, in quanto - a prescindere dall'apparenza (il fenotipo) - ne costituiscono la sostanza fondamentale.

La mia tesi, è che Eco fu un acuto osservatore di piccoli segnali che oggi sono palesi in un crescente spaccato umano che chiamerò gruppo-I e sosterrò che il rifiuto della conoscenza, della ragione e della comprensione sono perfettamente allineati con quello che Eco chiama Ur-fascismo, ovvero il fascismo eterno. Per farlo dovrò rifarmi ad alcune "letture" trovate in rete (che non citerò per non alimentare falsa informazione) ed ampiamente condivise da questo gruppo umano, o a digressioni faccia a faccia di conoscenti che appartengono al gruppo-I in maniera più o meno dichiarata.

Francisco Goya, 1799, Il sogno della ragione produce mostri. Courtesy Google Arts and Culture (link)

ATTUALIZZIAMO ECO IN OTTO PUNTI

Ma veniamo al discorso di Eco, che invito a leggere - sono pochissime pagine scorrevoli che trovate pubblicate a pochi euro.

Prima di tutto, Eco paventa la possibilità che il fascismo sia qualcosa di ricorrente, che caratterizza numerose epoche umane e che prescinde dalla camicia indossata o dall'apparire. Occhio, quindi, a ritenere il fascismo sepolto solo perché non vediamo calzoni alla zuava e camicie nere intorno a noi!

Successivamente, il nostro scrittore, dopo alcune argomentazioni logiche e digressioni storiche, delinea alcuni tratti che a suo vedere sono distintivi del fascismo. Ne voglio ripercorrere alcuni e voglio metterli in relazione alle recenti tendenze del gruppo, esasperate dai cambiamenti legati al Covid-19.

1. Il culto della tradizione. Eco argomenta in maniera cristallina che questa antica tendenza umana implica la negazione di un avanzamento del sapere. Dovrebbe essere chiaro ai nostri occhi che il progresso sociale, politico e scientifico, rende le nostre vite meravigliosamente libere, comode e longeve. Questa constatazione così apparente è sfidata dal gruppo-I. Il gruppo-I contesta ogni legge atta a garantire diritti umani e nelle sue più spudorate fantasie riesce a paventare teorie di sostituzione razziale. Alimenta anche teorie in cui un manipolo di illuminati starebbe organizzando una riduzione forzata della popolazione mondiale aumentando l'omosessualità. Come questo avvenga? C'è l'imbarazzo della scelta: attraverso le scie chimiche, i vaccini o il socialismo (questa la variante preferita dal gruppo-I americano).

2. Sincretismo. Forse siamo noi "professoroni" che mettiamo paletti tra le discipline e i pensatori, ma l'operazione sincretica di cui Eco fa cenno, che permetteva ai teorici del nazismo di collegare Sant'Agostino a Stonehenge, è una modalità che nel migliore dei casi rischia di creare bolle speculative e nel peggiore dei casi è strumentalmente utilizzato per forzare messaggi emotivi ma fortemente illogici, altrimenti ingiustificabili. Umberto Eco utilizza il termine "New Age", sul quale inizialmente dubitavo. La mia riflessione verteva sulle modalità pacifiche e i messaggi positivi che il mondo "New Age" è chiamato a trasmettere fin dagli anni '90. Tuttavia, il Covid ha generato una trasformazione rapida di tanti miei conoscenti che lungamente hanno fatto parte di quel mondo, trasformandoli in perfetti individui del gruppo-I, trasformandoli in deliranti profeti di sventura quando non rabbiosi protestatori.

3. L'azione per l'azione. Citando Eco "L'azione è bella di per sé, e dunque deve essere attuata prima di e senza una qualunque riflessione. [...] La cultura è sospetta". Niente di più corrispondente al criterio di rifiuto della conoscenza del gruppo-I. Se prima del Covid l'ur-fascismo coalesceva attorno a temi di rifiuto xenofobo, omofobo, anti-europeista, ora - con l'avvento del Covid - l'ignoranza può esprimersi contro la conoscenza (anti-scienza). Purtroppo o per fortuna, oggi l'uomo è meno abituato all'azione materiale, perciò potremmo rivedere il canone individuato da Eco come "il Like per il Like". L'apprezzamento per un medico (o supposto tale) può essere espresso solo se sostiene quello che voglio io, ovvero se sfida conoscenze consolidate. In altre parole, se sfida il sistema. E' sfida al sistema sia il partito nazionalpopolare di urlatori, che il medico di turno che abbatte a suon di parole inventate l'impianto scientifico che sta tradendo. Infatti, questi medici sono amati dal gruppo-I in quanto NON si appoggiano su evidenze provate e logici argomenti, bensì su forti emozioni e su preconcetti: "Io lo so che ha ragione". Quando il guru di turno viene mostrato in fallo tramite dati oggettivi, o mostrando che lo stesso individuo ha presentato titoli falsi nel tentativo di mostrarsi ciò che non è (articoli scientifici su riviste predatorie, appartenenza ad organismi accademici sovranazionali inesistenti o fondati appositamente per darsi credito, etc.) l'individuo-I è capace di sostenere le ragioni "Non importa se ha mentito, quello che dice è giusto". L'azione per l'azione è il rifiuto del metodo, e dunque il rifiuto della dialettica o della scienza, discipline che si fondando su un metodo ritenuto super partes e svincolato da finalità umane.

4. Il disaccordo è tradimento. Eco afferma "nella cultura moderna, la comunità scientifica intende il disaccordo come strumento di avanzamento delle conoscenze". Aggiungo, che lo stesso avviene nella buona politica, che dovrebbe convergere ad un compromesso utile per dialettiche iterazioni successive. Dall'emergere del Covid il dibattito scientifico è, per forza di cose, al centro della scena. I contrasti e le divergenze, che per noi sono sinonimo di buona salute del sistema scientifico, sono incomprensibili per gli individui-I, che si aspettano verità calate dall'alto. Il fatto che findings successivi non si allineino perfettamente è oggetto di critica, mentre il perfetto allineamento delle fonti di "contro"-informazione (ovvero dis-informazione) non li allarma affatto. Miei contatti appartenenti al gruppo-I che non si conoscono e vivono in continenti diversi, sono in grado di inviarmi le stesse "notizie" nell'arco di 48h. Non si esprime un dubbio su di esse, non si dà neanche tempo al dubbio di nascere, perché essendo fonti anti-sistema sono vere per partito preso. E' curioso che, differentemente, tutti gli altri miei contatti, in virtù della loro libertà di pensiero, mostrano sfumature diverse dello stesso fatto, opinano e trattengono per sé molte opinioni nel dubbio di poter dire sciocchezze. E' curioso che un gruppo di persone che segue un pensiero molto forte, molto violento e allineato, attacca tutti gli altri dicendo di conoscere solo l'informazione cosidetta "mainstream", termine peraltro appreso da pochi mesi e utilizzato a spron battuto e senza riflessione critica proprio perché adottato (direi anche coniato e stravolto) dalle stesse fonti di "contro-informazione".

E' anche molto curioso che il gruppo-I dal pensiero unico e allineato (in virtù della propria mancanza di logica) all'occorrenza attacca istituzioni politiche e scienza facendone un conglomerato unico che trama alle loro spalle, come se fosse coerente e determinato. Dunque se fa comodo, il sistema è confuso e mostra opinioni divergenti, oppure, se fa comodo, il sistema è coeso e determinato.

5. Il disaccordo crea diversità, dunque è necessario alimentare la paura della differenza. Questo fenomeno è già attivo da anni in Europa e alimenta paure xenofobe e risentimenti nazionalisti. Ad oggi, l'esacerbarsi del malessere sociale indotto dal Covid, ha incrementato le paure, mettendo sotto il mirino del gruppo-I anche scienziati e medici, come se non bastassero i gruppi minoritari. Non è possibile un confronto con un individuo-I, ve lo assicuro, neanche se è un vostro amico o parente. Vi etichetterà come nemico o come pecorone. Nella migliore ipotesi vi dirà che siete ciechi e vi sottoporrà alla stessa terapia che ha subito: il lavaggio del cervello tramite video lunghi mezz'ore in cui si intervistano individui dal curriculum dubbio o nullo. Il tutto allo scopo di evitare il dibattito e il dubbio, che temono come la peste (ma non come il Covid, in quanto negazionisti dello stesso). Facendo una rapida disamina di amici e conoscenti che io ascrivo al gruppo-I, posso contare una 30ina di persone che sostengono esattamente le stesse convinzioni, anche estreme, senza battere ciglio, in temi vasti come la salute, la politica, l'economia e la società. Considerato che è tanto facile trovare motivo di divergenza anche con le persone a cui siamo più vicini ideologicamente, è curioso trovare tanta indiscussa coesione nel gruppo-I.

6. Secondo Eco, i fascismi fanno presa su coloro che sono privi di identità. Leggete cosa disse "E' questa l'origine del "nazionalismo". Inoltre, gli unici che possono fornire una identità alla nazione sono i nemici. Così, alla radice della psicologia Ur-Fascista vi è l'ossessione del complotto, possibilmente internazionale. [...] l'ultimo esempio dell'ossessione del complotto è rappresentato dal libro The New World Order". Evidentemente, oggi più che mai veritiero e non c'è bisogno ch'io vada oltre. Aggiungo un'altra utile frase "...grazie a un continuo spostamento di registro retorico, i nemici sono al tempo stesso troppo forti e troppo deboli." Anche questo quantomai vero: questi gruppi di potere nemici sono fortissimi, hanno segreti agganci, ma possono essere sconfitti grazie ad un Like di facebook.

7. "Nel nostro futuro si profila un populismo qualitativo TV o Internet, in cui la risposta emotiva di un gruppo selezionato di cittadini può venire presentata e accettata come la voce del popolo". In questo passaggio Eco dimostra una capacità di introspezione e previsione incredibile. Il "popolo di Internet" è quello che dovrebbe applicare democrazia diretta con un click, o che - condividendo il video "che stanno cercando di censurare" - pensa di farsi grande e forte. Ma cos'è questo "populismo qualitativo" di cui parla Eco? "In una democrazia i cittadini godono di diritti individuali, ma l'insieme dei cittadini è dotato di un impatto politico solo dal punto di vista quantitativo (si seguono le decisioni della maggioranza). Per l'Ur-fascismo [...] il "popolo" è concepito come una qualità, un'entità monolitica che esprime la "volontà comune". Dal momento che nessuna quantità di esseri umani può possedere una volontà comune, il leader pretende di essere il loro interprete". Non a caso, in risposta ai miei quesiti, mi è stato spesso risposto con un video (di mezz'ora), ovvero il moderno Ipse Dixit.

8. "L'Ur-fascismo deve opporsi ai "putridi" governi parlamentari". E non stupisce che la "contro"-informazione converga sempre su un unico punto: i poteri forti sono collusi dentro e fuori la politica e vanno eliminati (intanto iniziando con il taglio dei parlamentari?). Ecco la chiave del fascismo: una lotta al sistema che strumentalizza le masse per portare un nuovo gruppo di potere alla ribalta. Dato che gli individui-I accusano gli altri di essere "controllati", manipolati come un gregge, viene da chiedere al gruppo-I se non si sentano loro un gregge e se non venga loro il dubbio che tutta la "contro"-informazione non sia in realtà strumentalizzata. Dall'insorgere del Covid, la "contro"-informazione ha sempre sferrato attacchi in chiave politica contro il governo, quando avrebbe potuto porre l'attenzione in maniera critica ma costruttiva su problemi gnoseologici, epistemici, scientifici, medici o sociali. Il presidente americano, così come i gruppi populisti europei hanno da anni generato strumentalmente "contro"-informazione per creare divisione, agitare il popolo contro gli avversari politici e confondere le acque sul proprio operato. E naturalmente, ogni volta che le smentite sono state divulgate e dimostrate, gli individui-I hanno girato lo sguardo altrove per non ammettere ciò che la logica provava.

IL GRUPPO-I: UN PERICOLO PER TUTTI?

E' naturale pensare che questi nuovi fascisti, manipolabili tramite le emozioni forti possano rappresentare un pericolo sotto vari fronti. Ma il più importante dei pericoli è quello che uccidano ogni possibilità di confronto civile su temi che sarebbe necessario aprire al dibattuto. A loro questo risulterebbe controintuitivo, perché si reputano antagonisti di un potere assoluto che combattono tramite la loro peculiare condivisione e controinformazione. Si sentono, dunque, gli unici a portare l'attenzione su certi temi.

Ad esempio, sul tema del 5G e dell'elettrosmog, credono di accendere un dibattito pubblico e "sensibilizzare" gli altri attraverso i loro slogan, le teorie zoppicanti sibilate tra i denti. Niente di più sbagliato: attraverso le loro posizioni estremiste e non suffragate da argomentazioni logiche, polarizzano il dibattito su un banale SI/NO, che non apporta beneficio a nessuno.

Perché? Innanzitutto perché non si costruisce nulla urlando. Al contrario, coi loro modi spingono gli stakeholder avversi a loro (in questo caso aziende e istituzioni legate alle telecomunicazioni) a blindare le loro posizioni, cosa che difficilmente può avvantaggiare poi la trasparenza e il bene comune. Esautorare i sindaci su materie di loro competenza, ad esempio, è certamente lontano dai principi fondanti del nostro sistema giuridico. Al contempo, ci saranno concittadini che non ritengono che il 5G sia "una forma di controllo della popolazione mondiale tramite vaccini iniettati a distanza" (sic!) ma vogliono semplicemente sostenere misure capillari per controllare le emissioni a radiofrequenza. Questi cittadini saranno tagliati fuori dalla discussione, perché: (a) non urlano abbastanza, (b) vengono etichettati dagli stakeholder come NO-5G, (c) vengono etichettati dai NO-5G come PRO-5G. Ogni articolo più lungo di 5 righe verrà deriso o non letto. Pochi individui sani, capaci di sostenere un dialogo senza chiusure, vengono così emarginati agli estremi oppure coinvolti nella ressa tra le due fazioni agguerrite. Fine della democrazia.

E' possibile notare come alcuni organi della controinformazione mascherano intenti politici dietro una comunicazione parascientifica. Ad esempio leggevo pochi giorni fa uno di questi articoli sui vaccini affermare che il termine "novax" è diventato una categoria ideologica con cui screditare l'interlocutore, come "fascista" o "razzista", cercando di svincolare questi due termini dal marcio di cui sono impregnati.

IN CONCLUSIONE

In buona sostanza, il fascismo è quel movimento di individui che infuriano senza logica contro il sistema, indebolendolo, senza capire che quel sistema è la terra fertile su cui sono cresciuti, le fondamenta della loro vita sociale. Sono quegli individui che piazzano delle mine su quel terreno invece che togliere le erbacce e potare i rami secchi.

Voglio chiudere dichiarando apertamente che, con questo, non voglio prendere le parti di qualche particolare istituzione o del suo operato. Non sono certo io che devo difendere taluno o talaltro governo, politicante, istituzione. Ho opinioni positive e negative su ciò che il nostro paese e altri paesi stanno facendo negli ultimi mesi. Queste opinioni le ritengo imperfette, spesso revisionate, ma costruite personalmente e discusse in maniera dialogica con pochi volenterosi.

Questo ci è permesso grazie alla libertà, spesso compromessa da chi è al potere o da chi lo combatte con troppa violenza. Abbiamo bisogno di una pace attiva e vigile. La pace può mantenersi in vita solo attraverso i meccanismi della conoscenza, i metodi. La mera conoscenza è inutile se si perdono i metodi che permettono di affinarla. Chi, dunque, elargisce informazioni senza metodo*, elargisce "errori di misura" che si amplificano nelle bocche dei social. Questo si applica a chi si avvale del latinorum per rafforzare la propria posizione (l'infettivologo di turno che regala previsioni a braccio in televisione), così come a chi impugna termini stravaganti appena appresi da internet come se gli conferissero la verità innata (il terrapiattista che ha appena imparato da un sito a caso il termine ipercapnia per sostenere che le mascherine ci uccideranno tutti).

Dobbiamo coltivare la democrazia (vera, quella studiata a scuola, non quella revisionista della contro-informazione). Se, come è normale, le istituzioni non danno il meglio di sé, dobbiamo iniziare a scalarle dal basso facendo vita nella polis, con umiltà e in maniera costruttiva. E' naturale che il benessere ci abbia portato lontano da esse per decenni, ma ora che precarietà e globalizzazione si affacciano, dobbiamo tornare a farne buon uso, senza farle saltare in aria. Le istituzioni, in fondo, sono fatte di donne e uomini come noi, pieni di difetti e noi potremmo non essere da meglio nella stessa posizione.

APPENDICE: I MOSTRI GENERATI DAL SONNO DELLA RAGIONE

Ai fini di contestualizzare meglio l'articolo vorrei fare una sintetica lista dei mostri che vi permettono di riconoscere gli appartenenti al gruppo-I. Chi ha ripostato 3 o più articoli o post del genere è probabilmente ascrivibile a tale gruppo:

  • il 5G causa il Covid

  • i termoscanner uccidono la ghiandola pineale, minando così alla consapevolezza

  • le mascherine provocano ipercapnia

  • il 5G lavora a 60GHz che è la frequenza di risonanza dell'acqua

  • un prete sarebbe stato rapito da forze di polizia segreta perché sosteneva pubblicamente che viviamo in una dittatura sanitaria

  • i Vip bevono il sangue dei bambini per ringiovanire

  • gli immigrati sono i principali responsabili del covid in Italia

  • gli immigrati sono l'esercito del mondialismo

  • a Beirut è esplosa una bomba atomica

  • un premio nobel ha scritto un articolo che dimostra che il Covid è stato creato in laboratorio

  • un medico aveva previsto che sarebbe stata "inventata" una terapia basata sulla trasfusione

  • la plasmaterapia guarisce al 100% (Nota: la probabilità certa non esiste)

  • la Svezia non ha avuto morti ingenti per il covid nonostante non abbia attivato il lockdown

  • tutta la stampa italiana è in mano alla sinistra

  • non ci sono morti "per" covid ma solo "con" covid

  • il lockdown serve al governo per controllarci ed evitare le elezioni politiche

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* per metodo intendo ad esempio i seguenti strumenti: induzione e deduzione, sillogismo, logica booleana e logica fuzzy, conoscenze statistiche, modellazione matematica, principio di falsificazione, conoscenza dei principali bias cognitivi, etc. Tutte cose che andrebbero insegnate a scuola in vece di più crude conoscenze tecniche come la trigonometria o la chimica, la cui utilità è sicuramente alta, ma solo ai fini di un mondo tecnocratico e specializzato in cui il sapere scientifico viene mistificato col sapere tecnico e il sapere umanistico viene letteralmente soffocato.

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